Parole Gentili

Un esercizio magico per rasserenare i bambini (e non solo loro).

Oggi voglio condividere con voi un esercizio che la psicologa della scuola nella quale insegno, ha fatto fare ai miei alunni che, come tanti, troppi bambini, in questi anni post pandemia accusano forti inquietudini dovuti in gran parte alle conseguenze di quel periodo di tensioni che le loro giovani menti faticavano a comprendere e a contestualizzare.

Non dimenticherò mai la frase che mi disse un bimbo al rientro a scuola dopo il lockdown

«Maestra, in questo periodo ho creduto che sarei rimasto a casa per tutta la vita»

Questo perché, mi spiegò, per lui un evento che non aveva una precisa data di fine sarebbe potuto durare anche all’infinito.

Aggiunse poi che la cosa che lo aveva maggiormente sconvolto, non era stata la pandemia in sé, quanto il fatto che i suoi genitori, quelli che lui considerava gli adulti sapienti, non fossero riusciti a fornirgli risposte certe in merito alla conclusione di quell’incubo.

Tutto normale naturalmente.

Di fronte a queste situazioni è logico che nessuno sia in grado di dare date improrogabili che possano indicare la fine del problema.

Ma per i bambini, almeno per quelli con cui ho avuto a che fare, ciò è stato altamente destabilizzante.

E così, in questi ultimi anni ho avuto in classe sempre più casi di alunni nervosi che si agitano per ogni cosa, manifestano difficoltà di attenzione (la soglia del loro tempo per l’ascolto si è abbassata notevolmente), insomma sono più fragili e si sentono esposti ad ogni pericolo.

Ma torniamo all’esercizio

che la psicologa, durante uno dei suoi preziosi interventi, ha assegnato ai bambini e non vi nascondo che l’ho fatto anche io traendone gran beneficio.

Si tratta di chiudere gli occhi e figurarsi un luogo di pace.

Il luogo di pace è un posto in cui ci si sente al sicuro e può essere reale o immaginario, però bisogna pensarci a modino, osservando tutti i particolari e coinvolgendo tutti i sensi che la psicologa ha elencato uno ad uno:

  • Guardiamo il nostro luogo di pace tenendo gli occhi chiusi.
  • Ascoltiamo i suoni del nostro luogo di pace.
  • Percepiamo gli odori del nostro luogo di pace.
  • Assaporiamo un cibo che stiamo gustando nel nostro luogo di pace.
  • Accarezziamo la cosa che più ci piace nel nostro luogo di pace.

All’inizio i bambini facevano fatica a concentrarsi, c’era chi rideva, chi apriva gli occhi per spiare cosa facevano i compagni ma a poco a poco tutti si sono tranquillizzati immergendosi nella creazione del loro luogo di pace.

Dopo un po’ di minuti, agli alunni è stato chiesto di disegnare ciò che avevano visualizzato e di colorarlo come volevano.

Alla fine ogni bimbo ha mostrato agli altri il proprio disegno narrando di quel magico posto.

Sono stati realizzati disegni bellissimi, pieni di luce, di colori e di pace.

La psicologa ha poi detto che quei disegni vanno custoditi nel cuore e ben memorizzati, così da poterli richiamare alla mente quando le cose sembrano non andare per il verso giusto per potersi ricaricare di pace.

Noi abbiamo deciso di farne un gran bel cartellone in classe

così da poterli tenere tutti sott’occhio.

Forse la cosa più bella è stata la domanda che una bambina ha rivolto a un compagno:

«Che bello il tuo luogo di pace. Ti dispiace se ci vado pure io quando sono nervosa?»

Provate a farlo fare ai vostri figli, vedrete che meraviglie!

 

P.S.

Fatelo pure voi.

 

Milena Maggio
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8 Commenti

  • Federica

    Esercizio potente e bellissimo, io per richiamare il mio posto ho la mia parola “magica” a cui lo collego, e funziona,.
    Un grande abbraccio cara Milena

    • Milena Maggio

      Grazie cara Federica. É vero, é un esercizio potente. Lo faccio sempre e funziona sempre.

  • Micaela

    Ciao Carissima Milena…
    spesso mi capita di farlo!
    Ringraziando il SIgnore, ho un forte potere immaginazione non solo per le immagini ma anche per i suoni.
    Sto affinando gli odori…tanto che negli ultimi anni l’esercizio che faccio è, sentire l’odore di fiori che incotnro, quando faccio le mie passeggiate.
    E , Ti assicuro che non è semplice per nulla.;) grazie, micaela

    • Milena Maggio

      Grazie a te cara.

  • Marzia

    Grazie Milena!
    Questo è un esercizio che faccio anch’io abbastanza spesso perché mi è stato insegnato. Però mancavano : assaporare e accarezzare, adesso mi sarà ancora più utile!

    • Milena Maggio

      Grazie a te Marzia

  • elvira

    Milena, mi ha commosso il tuo racconto, è toccante quando i bambini si sentono sottrarre il loro cielo interiore e mostrano quanto questo li destabilizza, mi si é aperto il cuore nel vedere come accolgono subito la proposta di chi offre loro una via, come sanno fare propria una possibilità nuova e insperata per ritrovare serenità e gioia, li abbraccio tutti dentro il mio disegno immaginario, sì perché non perdo questa creativa e benefica ispirazione nemmeno io!

    • Milena Maggio

      Grazie infinite Elvira cara.🙏🏻♥️

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