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COME SUPERARE UN LITIGIO PREPARANDO IL SALAME DI CIOCCOLATO

Il patto

Quando io e mamma litigavamo non perdevamo tempo a dire cose spiacevoli, tenerci il muso o sbattere le porte. Non stavamo ore ad argomentare le nostre ragioni per averla vinta su quelle dell’altra.
Non facevamo nulla di tutto ciò che fanno le persone quando sono in disaccordo.

Perché tra di noi c’era un patto.

Lo avevamo stabilito un pomeriggio di primavera in cui eravamo sedute sul balcone ad annusare il profumo dell’erba falciata da poco mentre ammiravamo il profilo del Vesuvio che ci sembrava uno zio bonario e rassicurante.
L’idea era stata sua:
“Perché non la risolviamo con un dolce?”
Le avevo chiesto di cosa stesse parlando.
“Quando litighiamo, perché invece di discutere non prepariamo un dolce insieme?”

2 motivi per non farlo

Le risposi che c’erano due validi motivi per non farlo:

1)Non avremmo avuto modo di decidere chi aveva ragione.

2)Non è possibile fare qualcosa insieme alla persona con la quale si è arrabbiati.

Come al solito lei era un passo avanti e aveva già calcolato i miei dubbi, me ne accorsi perché sfoderò un sorriso trionfante, lo stesso che aveva quando durante una partita a scacchi sapeva che con la prossima mossa mi avrebbe vinta.
“No, ascolta. Invece è un’ottima idea. Quando mai nel momento della rabbia siamo riuscite a raggiungere la consapevolezza che una di noi avesse ragione e l’altra torto? Magari dopo, ma in quel momento di certo no.
Per quanto riguarda il fare qualcosa insieme, basta cambiare la modalità e preparare il dolce senza parlare e senza sfiorarci”
“In che senso senza sfiorarci? Come si fa a non parlarsi e non sfiorarsi se si cucina qualcosa insieme?”

Il metodo

Allora mi spiegò che sarebbe stato necessario stabilire prima le regole, chi avrebbe fatto cosa, e poi attenersi a quanto deciso.
Scrivemmo su un foglio tutte le fasi della preparazione del dolce e ci dividemmo i compiti.
Io avrei sminuzzato i biscotti e gli amaretti (ingrediente segreto della ricetta di famiglia) mentre lei avrebbe sciolto il burro a bagnomaria.
Io avrei pesato lo zucchero e il cacao e li avrei aggiunti ai biscotti, lei ci avrebbe versato sopra il burro fuso.
Io avrei sbattuto le uova e lei le avrebbe versate nel composto con i biscotti amalgamando il tutto e aggiungendo un bicchierino scarso di amaretto.
Infine lei avrebbe tagliato due fogli di carta d’alluminio e versato metà del composto in ognuno dando loro la forma di due salami, richiuso bene il tutto e sistemato le forme ottenute nel freezer.
Dopodiché ci saremmo sedute ai due capi opposti del tavolo dandoci le spalle e mentre io avrei pulito per bene la ciotola con il dito leccandolo per non sprecare neppure un mezzo grammo del prezioso impasto, lei si sarebbe scolato l’ultimo goccio di amaretto rimasto nel fondo del bicchierino.

Conclusione

Accettai e da quel giorno ogni litigio fu risolto in questo modo.
Per un certo periodo preparammo così tanti salami di cioccolato da doverli regalare, poi divennero sempre di meno.
Alla fine amici e parenti non facevano altro che chiederci quando avremmo litigato di nuovo.

La ricetta del salame di cioccolato di famiglia

Ingredienti:
100 gr di burro
150 gr di biscotti di biscotti secchi
100 gr di amaretti
2 uova freschissime
85 gr di zucchero
1 bicchierino (scarso) di amaretto
70 gr di cacao amaro in polvere

Seguite il procedimento indicato sopra.

P.s.
Viene bene anche se litigate con altre persone della famiglia.

Viene bene anche se non litigate affatto.

 

 

Milena Maggio
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